Primo rapporto nazionale sull’altra economia in Italia
September 2009
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L’obiettivo di questo rapporto è contribuire ad una migliore conoscenza di ciò che di buono si muove in Italia e di misurare proprio l’importanza di queste pratiche “altre”.
Nella prima parte viene sviluppata, sulla base di una vasta letteratura, una definizione dell’altra economia. Viene inoltre delineata l’area oggetto di questa indagine, compito non facile visto l’eterogeneità delle esperienze, degli approcci e dei tentativi di riflessione che rivelano una zona grigia tra profit e nonprofit, in continuo movimento.
La seconda parte presenta un’istantanea del settore. Sulla base dell’inquadramento teorico sviluppato nella prima parte, è stato svolto un primo tentativo di misurazione delle dimensioni dell’altra economia in Italia. Il delicato esercizio parte dal “collage” di due diversi universi, di cui sono stati assemblati gli opportuni sotto-insiemi:
– le imprese industriali o dei servizi la cui attività sia coerente con i settori caratteristici dell’altra economia;
– le organizzazioni nonprofit che abbiano caratteristiche economiche significative.
Viene fornita una visione d’insieme dei principali indicatori numerici ed economici, con l’elaborazione di una prima ed innovativa “stima” dell’altra economia operante oggi in Italia.
Si tratta pertanto di una misurazione “economica”, basata su indicatori tradizionali e quindi con tutti i limiti, ormai ben noti, del Prodotto interno lordo e delle altre misurazioni della statistica ufficiale: non dice niente rispetto alla qualità sociale prodotta, al valore per la collettività in termini extra-economici, di “riduzione del danno” o “prevenzione” rispetto a emergenze sociali, umanitarie, energetiche.