Il fare delle imprese solidali. Rapporto Sis sull’economia sociale in Sardegna

Dopo una prima fase di ricerca sul terzo settore di rilevanza economica (terminata con la pubblicazione del volume curato da C. Caltabiano, L’attivazione della solidarietà. Primo rapporto SIS sull’economia sociale in Sardegna , FrancoAngeli, Milano, 2001), i sociologi del Laboratorio Foist per le politiche sociali e i processi formativi (Università di Sassari) propongono questo nuovo lavoro. Si tratta di una ricerca con cui si intende completare, ma non concludere, un itinerario di approfondimento del tema, che rivolge lo sguardo dentro le imprese sociali e verso la soggettività degli imprenditori sociali, interrogando il loro modo di rappresentare l’anima del fare solidale , il vissuto dell’operatività sociale, la percezione del proprio ruolo.

Nell’opinione comune, la prova maggiore del terzo settore può sembrare la capacità organizzativa, la cosiddetta managerialità, l’efficienza nell’offrire servizi. Da questa ricerca emerge però una più generale capacità degli imprenditori di produrre sociale ed elaborare un senso autonomo dell’azione rispetto ad altre istituzioni, come lo stato e il mercato, e rispetto ad altre forme di razionalità, come la burocrazia e il profitto. Tuttavia il fare delle imprese solidali è fortemente condizionato da un tipo di agire orientato a motivazioni strumentali più che ideali. Dal momento che le imprese sociali qui prese in considerazione (soprattutto cooperative di tipo A e B) operano prevalentemente nei settori tradizionali del welfare state , il terzo settore sembra farsi carico di quei compiti di servizio sociale che lo stato « scarica » sul privato-sociale mediante la contrattazione esterna.

L’enfasi della funzione suppletiva rispetto allo stato, nell’erogazione dei servizi di assistenza sociale, sembra essere in sostanza la caratteristica dell’economia sociale in Sardegna. Da qui discende l’interrogativo guida di questa ricerca, rivolto a capire se gli imprenditori sociali vivano tutto ciò come successo della propria iniziativa o come minaccia alla propria autonomia, ovvero restrizione delle possibilità creative del fare solidale.

Il Consorzio SIS , Sviluppo Impresa Sociale, è stato costituito nel 1998 da Università degli studi di Sassari, Acli della Sardegna e Enaip Sardegna.